Petra Visita
LA VISITA DI PETRA ( + Deir) Unica al Mondo per la sua bellezza e per le vestigia di epoche e civilta’ , la citta’ Nabatea, scavata e scolpita nella roccia, offre tanto da esplorare: tombe monumentali, scalinate, palazzi, templi, graffiti. Singolare e accattivante e’ il gioco di luci , di riverberi ed ombre, cangiante durante le ore del giorno, che, risaltando gli straordinari colori delle rocce di arenaria e’ ,di per se’, uno spettacolo naturale imperdibile. Enigmatici cubi affiancati al letto prosciugato di un antico fiume fanno da introduzione al fascino della magnificente citta’- necropoli di Petra. Un tempo importante crocevia di mercanti, Petra e’ oggi una delle principali destinazioni ed attrazioni, in tutto il Medio-Oriente. Volutamente nascosta nella montagna l’accesso al sito avviene attraverso una fenditura lunga poco piu` di un chilometro, tra le pareti rocciose fronteggianti , con distanze da 10 a due metri.
Impresse nella roccia rimangono le tracce di antichi canali, statue, nicchie e rilievi, testimonianze erose della civilta’ Nabatea

. Lo stretto e sinuoso percorso del Siq, si apre su una delle vedute mozzafiato piu’ esclusive al mondo: il Khazneh , altrimenti celebrato come il Tesoro: una facciata alta 40 metri e larga 28, il vestibolo di 14 metri di altezza e 6 di ampiezza, l’interno, cubico, di 12 metri di lato, il tutto scolpito straordinariamente, in un unico blocco di pietra. Il maestoso edificio e’ protagonista di una leggenda locale, che lo vuole essere custode di immense ricchezze, nascoste da un fantomatico faraone, in cima al palazzo, dentro un urna, da cui deriva il soprannome del Khazneh. Nonostante non ci siano prove dell’esistenza di questo tesoro si puo’ certamente affermare che i pilastri di stile ellenistico, i capitelli , i pedestali, le vestigia rappresentano da soli un inestimabile patrimonio. Lasciato il Khazneh, si scende verso l’antico centro di Petra: la Via delle Facciate: su entrambi i lati si susseguono una serie di mausolei funebri, dall’architettura merlata e ad arco, collegati gli uni agli altri da scalinate e angusti passaggi, che regalano un indubbio effetto scenico. Si distingue il vasto Teatro, con la cavea di 45 file di sedili, capaci di ospitare quasi 10.000 spettatori, e la straordinarieta’ e’ che anch’esso fu intagliato nella roccia. Dopo il Teatro, una serie di grandiose costruzioni impreziosite di colonne, nicchie, arcate, scendono costeggiando il Gebel el Khubtha : e’ l’area delle Tombe Reali, che a giudicare dalle grandi dimensioni e dalla concentrazione in un unico luogo, si ritiene che siano i luoghi di sepoltura dei sovrani nabatei. La Strada Colonnata inizia con i resti di una antica fontana: il ninfeo, nei pressi di un secolare albero di Pistacchio, antico di circa 450 anni; di qui si snoda un percorso pavimentato di circa 300 metri; le rovine ci raccontano molto di questa strada, e si deduce che da un lato si affacciavano i mercati, mentre dall’altro, l`mponenza delle strutture rimaste indicano l’origine reale delle vestigia: il Palazzo Reale. La strada finisce con un arco monumentale a tre aperture che segnava la fine dell’area commerciale e l’inizio in un`area consacrata alle cerimonie religiose : il Temenos, prossima al palazzo conosciuto come Qasr Al Bint, uno dei piu’ importanti luoghi di culto dell’antica Petra. Ma le meraviglie di Petra non finiscono qui;alla fine del Temenos, si snoda un sentiero che segue per un breve tratto quello del letto prosciugato del Wadi Kharareeb; la pista sabbiosa si trasforma in una vera e propria via processionale scavata a gradini nella roccia. Il paesaggio è costellato da cavità, tombe, santuari rupestri, loculi, e l’infinita gamma dei colori della roccia, accompagna il sentiero che va facendosi sempre più aperto e teatrale. Dopo un’ultima rampa a stretti tornanti, il percorso si allarga in una spianata sulla cui destra si rivela la facciata del Deir, arretrato di diversi metri rispetto alla parete della montagna. Molto simile al Khazneh, eppure ben differente da esso per struttura e dimensioni e’ sbalorditivo per la posizione, e per lo stato di conservazione.
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