Giordania Eco Tour


10 Giorni -9 Notti
Giorno 1
Arrivo all’aereoporto di Amman
Accoglienza ed Assistenza all’aereoporto. Trasferimento in albergo. Pernottamento
Giorno 2
Amman – Castelli del Deserto – La Riserva di Azraq – Amman
Colazione. Trasferimento all’oasi di Azraq: Al convegno di Ramsar del 1977, è stata dichiarata una palude importantissima per l’ecosistema internazionale ed è stata istituita una piccola riserva a sud dell’oasi per merito della RSCN. La riserva e’ introdotta , al suo ingresso, dal Visitor Centre che ospita una sala illustrativa, una per la didattica e dei workshop di prodotti artigianali. Secondo le stime, le paludi sono frequentate da circa 300 specie di uccelli, residenti e migratori; alcuni bufali, qualche esemplare di sciacallo e gerbillo, entrambi notturni. Dal visitor centre si snoda un percorso: detto “Marsh Trail” che porta verso le paludi traversando una passerella di legno. Si raggiunge una zona asciutta da dove si ha la panoramica sulle “piscine cecene”. Queste vasche un tempo costituivano il centro di una vasta sorgente, dalla quale fuoriuscivano milioni di metri cubi d’acqua che irrigavano tutta la palude. Si procede lungo un antico muro appartenente ad un fortino romano o omayyade (nessuno è certo chi l’ha costruito), in pietra di basalto nero. Ha una struttura complessa, con contrafforti, che sporgono su entrambi i lati. Il muro era forse un sistema di controllo delle acque, utilizzato per separare l’acqua salata dall’ acqua dolce e come barriera contro le inondazioni invernali. Il sentiero prosegue al di la’ del muro verso zone acquitrinose, canneti, e strutture di fango e mattoni, che fungono da nascondiglio dagli uccelli( birdwatching). Quest’ultime si affacciano su un ampio tratto di acque poco profonde che attrae molti uccelli, tra cui il martin pescatore. Continuiamo con la visita alla Riserva di Shaumari; è una piccola riserva, dove si trova un numeroso branco di orice arabo, una specie un tempo sull’orlo dell’estinzione.(L’orice, un’elegante antilope bianca, si estinse in Giorda¬nia negli anni ‘20. L’ultimo orice selvatico del mondo venne ucciso dai caccia¬tori in Oman nel 1972. Nel 1978, undici orici vennero avvistati a Shaumari. Adesso, il numero delle antilopi è salito a circa duecento unità!) … Ma ci sono anche struzzi, onagri e bellissime gazzelle del deserto. La torre di osservazione della Riserva di Shaumari è l’ideale per il bird watching e l’osservazione di molte specie avvistabili specialmente nelle prime ore del mattino oppure durante un safari notturno. Pernottamento presso l’Azraq Lodge (Eco-sistemazione) ( check-in alle 15:00): nonostante i trascorsi come ospedale militare e’ stato ripristinato con arredamento moderno e confortevole, mantenendo un átmosfera di colonialismo retro’.
Giorno 3
Amman – Il Santuario di Lot – Mar Morto : Dead Sea Panorama Complex
Colazione. Si parte verso il Mar Morto; esso vanta una ricca eredità storica e spirituale, sulle sue rive sorgevano cinque città bibliche: Sodoma, Gomorra, Admah, Zeboiim e Zoar (Bela). Il Santuario di Lot, uno dei siti archeologici più importanti di tutta la Giordania, si trova nei pressi della odierna Safi. Per decenni, seguendo la mappa-mosaico della Palestina di Madaba che ne indicava l’esistenza, gli archeologi hanno cercato l’antica Zoar. Qui, secondo il racconto della Genesi, Lot e le sue figlie si sono rifugiati in una grotta quando Dio distrusse la città di Sodoma. La grotta si trova su una collina nei pressi di una piccola sorgente, prospiciente il Mar Morto. Vi sorge anche una colonna di sale pietrificato che, secondo la leggenda, sarebbero i resti della moglie di Lot, che disobbedì al monito di Dio e si voltò per guardare di nuovo Sodoma durante la fuga. si visita il Dead Sea Panorama Complex: Arroccato sul bordo della catena montuosa Zara, tra Ma’in e il bacino del Mar Morto, il Complesso offre una vista panoramica di straordinaria bellezza e unicita’: la Rift Valley del Giordano , il bacino del Mar Morto, le montagne della Terra Santa. Vi è anche un museo, il primo specializzato su la storia naturale e culturale del Mar Morto: ricco di informazioni interessanti e belle immagini che ne descrivono l’ecologia, la geologia, e la conservazione. Esso descrive anche le civiltà che un tempo occupavano la zona e l’eredità culturale che hanno lasciato. E’ aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle ore 4:00 pm. Presso il complesso, cé’ un elegante ristorante “Panorama” che dispone di una zona coperta e di una terrazza all’aperto. Esso offre una grande varietà di cibo arabo ed internazionale, e a sfondo, una vista superba. (aperto tutti i giorni dalle 12:00 fino alle ore 9:00). Un negozio di prodotti naturali e Souvenirs chiude la rassegna di questa giornata; esso e’ aperto ai visitatori ogni giorno dalle 9:00 alle 16:00. Pernottamento presso Dead Sea Spa Hotel (4*) del Mar Morto.
Giorno 4
Mar Morto – Hammamat Ma’in: le terme – Mar Morto
Colazione. Trasferimento a Hammamat Ma’in: fin dai tempi dell’Impero romano, i visitatori hanno sempre frequentato le sorgenti minerali di Hammamat Ma’in (o Zarqa Ma’in) per sottoporsi a trattamenti termali o, semplicemente, per godersi un bel bagno caldo. La leggenda narra che anche il re Erode il Grande vi si recasse per trarne beneficio. Queste particolari terme situate nella depressione del Mar Morto, a 206 metri sotto il livello del mare, sono spettacolari: incastonate in un suggestivo antro roccioso, ancora oggi attirano tanti turisti per la bellezza del sito ed i benefici che danno le acque a 45° di temperatura. Le cascate fanno parte del moderno Evason Ma’in Hot Spring della struttura alberghiera di lusso Six Senses, una moderna SPA che sorge dove un tempo vi era solo un’oasi desertica. Relax. Pernottamento presso Evason Six Senses ( 5* Spa) OPPURE presso Dead Sea Spa Hotel (4*) del Mar Morto.
Giorno 5
Mar Morto – Wadi Mujib ( la Riserva ) – Dana (il Villaggio )
Colazione. Continuazione verso il Wadi Mujib: La Riserva naturale di Mujib, situata all’interno della profonda gola di Wadi Mujib che si immette nel Mar Morto 410 metri sotto il livello del mare, è la riserva naturale all’altitudine più bassa del mondo. Inoltre, le diverse aree della Riserva di Mujib presentano dislivelli di 1.300 metri e si estendono fino alle montagne di Karak a sud e di Madaba a nord, raggiungendo in alcuni punti i 900 metri sopra il livello del mare. Si puo’ esplorare la riserva lungo il Siq Trail, un itinerario di circa 3/4 ore, senza l’ausilio di una guida della riserva, praticabile dal 1° Aprile al 31 Ottobre, dalle 8:00 alle 16:00. Si tratta di una facile escursione nella gola principale del fiume Mujib (il Siq). Si parte dal centro visitatori vicino il Ponte, da dove si prende la passerella a sbalzo sopra la diga a seguire il corso del fiume tra rocce di arenaria sino ai piedi di una suggestiva cascata. Secondo le precipitazioni stagionali, la gola può contenere piscine abbastanza profonde per nuotare. Si raccomanda di fare sempre attenzione lungo la passeggiata, evitare pozze e rapide e rispettare le barriere cordate. Si parte alla volta del Villaggio di Dana. Antico di una serenita’ senza tempo, il Villaggio si affaccia sulla pittoresca Wadi Dana. Esso è stato occupato da circa 4000 aC. Testimonianze archeologiche indicano che le civiltà del Paleolitico, egiziani, Nabatei e Romani sono stati attratti per la zona dal terreno fertile, le sorgenti, e la posizione strategica. Oggi, Dana Village è abitato in maggioranza dalla tribu’ di “Al Ata’ata”, che si stabili’ nella zona durante il periodo ottomano, circa quattrocento anni fa, costruendo l’attuale borgo. Nel corso degli anni, molte delle famiglie di Dana Village si sono trasferite alla vicina Qadissiya, alla ricerca di migliori posti di lavoro, scuole e alloggi. Dana Village fu quasi abbandonato, ma grazie agli sforzi di un gruppo di donne dinamiche e orgogliose del loro patrimonio, con láusilio di una raccolta di fondi percepito con attivita’ di manodopera di prodotti artigianali, sono riuscite a restaurare oltre 70 delle tradizionali abitazioni in pietra, consentendo ad alcune famiglie di restare nel villaggio e continuare la splendida tradizione. Pernottamento presso Dana Guesthouse(3/4*). {Arroccato sul bordo delle scogliere scoscese del Wadi Dana, questo splendido edificio in stile di architettura vernacolare con elementi moderni, e’ realizzato con un carattere definibilmente arabo, a differenza di qualsiasi altro in Giordania, che, in aggiunta, offre vedute mozzafiato della riserva. Si compone di sole 9 camere confortevoli, ma si puo’aggiungere dei posti letto fino ad accomodare 23 persone. Considerando che la pensione era originariamente destinata a ricercatori , tutte le camere hanno servizi igienici e docce esterne, ad eccezione di una suite , che ha un bagno privato. La maggior parte delle camere sono dotate di terrazze private che offrono una vista spettacolare del wadi e delle montagne circostanti. La pensione è anche dotata di servizi per corsi e conferenze, che rende il luogo ideale per ritiri e workshops. La pensione è aperta tutto l’anno.
Giorno 6
Riserva di Dana – Bieda (la Piccola petra)
Colazione. 308 kmq, picchi di 1200 metri di altezza e depressioni fino 200 metri sotto il livello del mare, nella Valle di Araba, 703 specie di piante, 215 di animali e 38 specie di mammiferi: questi sono i numeri della Riserva Naturale di Dana, un’oasi naturale di tranquillità e pace, una terra selvaggia che nasconde un universo intero da scoprire. Si puo’ procedere all’escursione del Dana Village Trail : e’ un percorso di moderata difficolta’, con a seguito la guida della riserva, di circa 5 km, durata approssimativa di 4 ore, che collega il Villaggio di Dana al campeggio di Rummana. Si tratta di un percorso di massima che prevede il cammino su superfici mediamente rocciose. Si cammina lungo il bordo del Wadi Shagg al Kelbe, e poi intorno al margine dei ripidi pendii del Wadi Dana. Il sentiero conduce ad un giardino terrazzato, dove gli abitanti coltivano frutta ed erbe aromatiche, e in un posto “ urbanizzato” , dove si possono vedere le vecchie case ottomane e assistere a stili di vita tradizionale degli abitanti del villaggio. Si conclude al centro visitatori. In pomeridiano si parte verso Baidha:. A differenza di Petra, nella quale i Nabatei vivevano e seppellivano i propri morti, Baidha ovvero Piccola Petra fu pensata per ospitare le carovane provenienti dall’Arabia e dall’Oriente, che andavano sino in Siria ed in Egitto. Per poterli far sostare, i Nabatei scavarono prima delle piccole grotte nella arenaria, arrivando poi a costruirne di grandiose per il crescente numero di carovanieri che vi sostavano.Trasferimento presso campeggio. Cena e pernotto.
Giorno 7
Petra – Wadi Rum ( Campeggio )
Colazione. Il nostro itinerario inizia entrando a Petra, attraverso un percorso non comune: Al-Deyr, il monastero: è la più grande e visivamente sorprendente di tutte le strutture a Petra. Intagliate interamente nella pietra arenaria rossa di una parete di montagna, il tempio è di 50 metri di larghezza per 45 metri di altezza e ha una porta d’ingresso di 8 m di altezza. All’interno della camera singola (12,5 per 10 metri), le mura sono semplici e disadorne ad eccezione di una nicchia nella parete di fondo con un blocco di pietra che rappresenta la divinità Dushara. Poco dopo si entra nel Siq, una fenditura lunga circa 1200 metri e larga da una decina a meno di due che storicamente ha sempre costituito il principale accesso a Petra: sui fianchi del Siq si notano, su un’altezza di circa un metro, due canalizzazioni per l’acqua, un tempo abbellite da statue di cui oggi sono rimaste solo poche tracce erose, mentre il continuo mutare delle luci e delle ombre con il variare delle ore del giorno dà un primo assaggio della magnificenza del luogo. Lo sbocco dal Siq regala la veduta più celebrata, quella del Khazna (o Tesoro), edificio straordinariamente ben conservato e tanto più sorprendente ove si pensi, che sia la facciata – alta 40 metri e larga 28 – sia il vestibolo (14 metri per 6), sia l’interno (un vano cubico di 12 metri di lato) sono un unico blocco ricavato dallo scavo della parete rocciosa. Le statue e i rilievi che un tempo adornavano la facciata sono oggi molto rovinate, a causa dell’erosione. Sulla sommità è situata una tholos, vale a dire un tempietto cilindrico con tetto conico sormontato da un’urna: proprio da questa deriva l’appellativo di “Tesoro”, in quanto i beduini credevano che un fantomatico sovrano vi avesse celato immense ricchezze, al punto di farne bersaglio di fucilate nell’intento di frantumarla. Poi verso il Siq esterno, la Via delle Facciate, procedendo verso il Teatro dei Nabatei, interamente roccia scolpita ed eretta in posto di un vecchio cimitero. Entrando nella famosa zona denominata di al-Khubthah che raccoglie alcuni edifici dalle facciate scolpite caratteristici e intrigante: le Tombe Reali, la Tomba del Urna, la Tomba della Seta e la tomba corinzia, la Tomba di Sestio Florentinus, La Ville romane. In seguito con il Ninfeo, il Cardo, il Tempio Grande, Qasr Bint. Trasferimento in Wadi Rum: Cena e pernotto in campeggio.
Giorno 8
Wadi Rum – Aqaba
Colazione. Il Wadi Rum offre diversi tipi di attività. La più famosa è certamente rappresentata dalle gite con veicoli fuoristrada 4×4 Escursione alla montagna di Burdah, con il suo caratteristico arco naturale posto sulla cresta. Costituisce una “curiosita’” naturale, che vista dal basso non desta alcunche’, ma una volta al di sopra, vale lo sforzo fatto per salirvi. Escursione di circa 4 ore. Si continua verso Aqaba: relax presso la cittadina balneare sul Mar Rosso. Pernottamento
Giorno 9
Aqaba – Amman
Colazione. Partenza ad Amman. Relax e giorno libero. Pernottamento
Giorno 10
Amman – Aereoporto
Trasferimento all’Aereoporto Internazionale Queen Alia di Amman per la partenza
8 Giorni – 7 Notti
7 Giorni – 6 Notti
9 Giorni – 8 Notti
10 Giorni – 9 Notti