Il Teatro completamente scavato nel versante nord del jebel Madadha, ( Montagna del sacrificio),si ritiene che l’edificio era maggiormente in voga ed utilizzato durante il regno di Areta IV (4 aC – 27 dC), un momento storico in cui Petra era ancora indipendente,e pur tuttavia fortemente influenzata dalla cultura e l’arte di Roma.
In quel periodo il monumento aveva raggiunto l`altezza corrispondente alla seconda struttura anulare, visibile ancora oggi.
Dopo l`annessione del regno Nabateo all`impero Romano, nel 106 d.C., il Teatro fu ampliato a spese di parecchie tombe di epoche precedenti che sono andate distrutte durante i lavori per l`Auditorium.
Le enormi cavità che si aprono al centro della parete posteriore – gli unici resti delle camere di sepoltura originali – sono la testimonianza tangibile dell`impresa titanica di scavo, mentre l’orientamento delle pareti rimaste , visibili a destra e a sinistra, suggeriscono la direzione.
E` plausibile che queste cavità fossero un tempo murate e che le cortine siano crollate a causa dei terremoti che avevano colpito più volte la città; ma non vi è una chiara evidenza a sostegno dell’ipotesi.
Così com’è oggi, l’auditorium, per la maggior parte scavato nella roccia, è costituito da 45 file di sedili, divise in 3 settori orizzontali ( moeniana) separati da 2 corridoi ( praecincto) e
e da sei triangolature di 5 gradini, che consentivano agli spettatori di raggiungere il posto loro assegnato, con facilita`.Si ritiene che i posti a sedere fossero stati incrementati sino a coprire 8500 spettatori, chi addirittura parla di 10,000, circa un terzo della popolazione urbana. La superficie dell’orchestra, con un diametro di 25 metri, era intagliata nella roccia viva. La costruzione della scena ( frons scaenae),era stata edificata interamente su un livello più alto, secondo la consuetudine romana; di essa rimane quanto terremoti ed inondazioni hanno risparmiato. Il palco era preceduto da un muretto con delle nicchie ( Pulpito), che restaurato, misurava 38 metri. La parete di fondo( frons scaenae),era costuito di 3 entrate con incavi affrescati e colonne ricoperte di marmi, statue e fregi. Ai lati c`erano due passaggi con il soffitto a barile ( parodoi), un tempo stuccati ed affrescati, che attraverso un sistema di corridoi e scalinate davano accesso all’orchestra e all’auditorio. Esternamente al palcoscenico si ergeva una parete estremamente sobria e solida, una sorta di muro cieco, lungo 25 e largo 60/65 metri, la cui funzione si suppone fosse quella di impedire la vista dell’auditorio. Sotto il pavimento del palcoscenico vi erano delle camere adibite a magazzini e un piccolo vano attraverso il quale si poteva abbassare il sipario, all`inizio della rappresentazione. In prossimita` si e` scoperta la statua incompleta di Ercole.
Il teatro, fu probabilmente distrutto da un terremoto nel 363, ma molti studiosi ritengono che Il declino sia avvenuto durante la dinastia dei Califfi Omayyadi, nel 747.

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